Un fiore per Welby
Il 20 dicembre 2006 moriva il poeta pittore politico Piergiorgio Welby e oggi, a sei anni di distanza, la sua compagna di vita Mina e i suoi compagni di lotta, i Radicali, hanno depositato in Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare che prevederebbe “l’obbligo del rispetto della volontà del paziente e la depenalizzazione di eutanasia e suicidio assistito, anche mediante testamento biologico”. Né il ricordo di Welby, né l’ennesima iniziativa radicale sembrano avere la dignità dell’epitaffio di una notizia. Così possiamo dimenticare anche che, visto che a Welby furono negate le esequie religiose dal cardinale Ruini, una enorme folla si riunì per strada a celebrare il suo funerale laico; che l’allora sindaco di Roma Veltroni quel giorno era impegnato a “benedire” le targhe che intitolavano la stazione Termini a Wojtyla; che il medico di Piergiorgio, Mario Riccio, per quasi un anno rischiò il carcere per averlo sostenuto nella sua volontà di morire. Tante cose si vogliono “annullare”: anche che a Roma in sei anni non è cambiato quasi niente, tranne che la gabbia di illaicità in cui è rinchiusa la Capitale – da quando Ratzinger ha cominciato a cinguettare – è diventata una voliera.
Espresso.it, 21.12.12 (versione integrale, in home page):
http://lettere-e-risposte.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/12/21/un-fiore-per-welby/
Pubblico, 22.12.12 (versione integrale)

“Stato laico. La gabbia è diventata una voliera”:
Il Sole 24 Ore, 22.12.12 (versione ridotta):

Il Secolo XIX, 23.12.12

“Ricordo di Welby che morì con coraggio”:
Informare X Resistere, 23.12.12
http://www.informarexresistere.fr/2012/12/23/un-fiore-per-welby/#axzz2Ft01tWk2