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Escatologia italiota e Inquisizione preventiva

27 gennaio 2012
Il rumore intorno al lavoro teatrale “Sul concetto di Volto nel Figlio di Dio” odorava di incenso lontano un miglio. Già prima che l’opera di Romeo Castellucci ricevesse il placet dell’Avvenire, si poteva intuire che si è di fronte a una diatriba filosofica catto-centrica: Gesù, Dio e come e a chi l’essere umano deve “credere”. Uno che, al contrario, persevera nel voler “pensare”, indagando laicamente l’umano senza aiuti dall’aldilà, è il regista Marco Bellocchio. Il quale, per voler fare un film sulla vita e la morte, ha già collezionato due censure: cassaforte chiusa alla Regione Friuli, che ha negato i fondi per il film, e porte chiuse all’ospedale di Udine che ospitò gli ultimi giorni di Eluana Englaro, ma che non consentirà le riprese de “La bella addormentata”. Non se ne sa ancora quasi niente, ma non sia mai che possa trattarsi di un film laico! E allora, tutti in fila verso l’acquasantiera battendosi il petto: “io con Bellocchio non c’entro”. E così, in perfetto stile italiano, mentre il caso Castellucci si innalza verso un trascendentale, quanto astratto, dibattito escatologico, il Maestro Bellocchio deve fare concreti conti con una Inquisizione molto terrena e, soprattutto, preventiva.
2 commenti
  1. Una versione approfondita con lo stesso titolo è il “Primo piano” di
    Cronache Laiche, 28.01.12:
    http://www.cronachelaiche.it/2012/01/escatologia-italiota-e-inquisizione-preventiva/

    Il Riformista, 28.01.12
    “Bellocchio e Castellucci”:

    Europa, 28.01.12:

  2. La protesta e la rivolta dell’italiano medio è divisa su argomenti e persone. Una eventuale censura a Bellocchio non suscita emozione, lascia indifefrenti come il cubano che è morto dopo un lungo digiuno di protesta , la vignetta antisemita di Vauro, le volgarità a Pannella,.. Vecchie cose che a me deprimono moltissimo

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