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All’ombra del Cupolone

19 giugno 2012

“Roma ce la farà”: con questo slogan viene annunciata la Festa dell’Unità del Pd capitolino, che da cinque anni si svolge alle Terme di Caracalla. L’affermazione dei manifesti è perentoria e non lascerebbe spazio a facili umorismi del tipo “a fare cosa?”, se non fosse per l’immagine scelta come sfondo di questo infallibile auspicio: la Cupola di san Pietro?! Cioè, l’unica opera architettonica romana che non fa parte dello Stato italiano, perché situata nell’enclave detta Stato della Città del Vaticano?! Allora ecco un’altra domanda nascosta, perché latente: ce la farà il Vaticano, con l’aiuto di una Sinistra che si muove all’ombra del suo Cupolone, a far dimenticare tutti i reati orrendi di cui si sono macchiati alcuni suoi preti “smarriti”, nonché gli scandali finanziari e i suoi molto terreni giochi di potere? Sinceramente si preferiva la gonna rossa svolazzante sulle gambe femminili dell’anno scorso, che tante polemiche suscitò tra le femministe di ferro. Stavolta invece nessuno protesta e una silenziosa arietta da sagrestia accarezza i manifesti del Pd. Perché a Roma, ancora, non si muove paglia che dio non voglia. E la risposta è sì: il Vaticano, così, ce la farà.

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