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«La negazione della nascita è un pensiero criminale»

11 marzo 2012

Strano che si sia parlato così poco di un articolo del “Journal of Medical Ethics” intitolato «Aborto post-nascita: perché il bambino dovrebbe vivere?», a firma di due bioeticisti italiani che lavorano in Australia, secondo cui in determinate circostanze dovrebbe essere eticamente possibile sopprimere un neonato, proprio come se si trattasse appunto di un aborto e come se niente cambiasse alla nascita dell’essere umano! Mettere sullo stesso piano feto e neonato («Neonato e feto sono moralmente equivalenti», scrivono i due), aborto e infanticidio (perché «feto e neonato sono persone potenziali», continuano), è una tesi agghiacciante, ancora di più perché arriva sotto le mentite spoglie di avanguardia filosofica (anche se, è opportuno ricordare, Freud sosteneva già la stessa assurda “continuità” nel 1926). Tuttavia, a guardare bene, quella tesi è anche assolutamente speculare all’idea di chi vede embrioni, zigoti, feti come esseri umani a tutti gli effetti. E quindi “crede” e sostiene che l’aborto sia un omicidio e le donne che vi ricorrono delle assassine. I due poli opposti di Fede e Ragione, come troppo spesso accade, vanno di nuovo a braccetto per negare la trasformazione totale che avviene alla nascita umana: per contrastare l’abuso dell’una e l’eccesso dell’altra, si dovrebbe ben conoscere la Teoria della nascita dello psichiatra Massimo Fagioli. Che proprio sabato scorso ha concluso la prima lezione del suo undicesimo anno di insegnamento alla Università di Chieti con una frase perentoria: «La negazione della nascita è un pensiero criminale». Appunto.

14 commenti
  1. L’Unità 13.03.12
    “L’aborto dopo la nascita”
    (versione ridotta con risposta di Luigi Cancrini):

    L’Espresso.it 13.03.12
    “A proposito di aborto postnatale”
    (versione integrale):
    http://altre-lettere.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/03/13/a-proposito-di-aborto-postnatale/

    Left, 06.04.12
    Massimo Fagioli cita questa lettera
    all’interno della sua rubrica Trasformazione,
    nell’articolo intitolato “Esseri umani si diventa”:

  2. tiziana permalink

    Le conoscenze sulla vivacità intellettuale dei neonati nel 1926 non erano così note,ma Freud non ha esattamente sostenuto quello che scrivono i due filosofi e il direttore dela rivista che li ha pubblicati.
    Comunque, non credo che bisogna frequentare un corso per affermare con tranquillità che un neonato,oltre ad essere una gioia la sua sola nascita, ha il pieno diritto di partecipare al meraviglioso ciclo della natura. Se avessimo bisogno di un mentore anche per affermare lo splendore dei bambini , non dovremmo stupirci di vivere in un paese ben lontano dall’essere sviluppato

  3. “Tra la vita uterina e la primissima infanzia vi è molta più continuità di quel che non ci lasci credere la impressionante cesura della nascità” – Sigmund Freud (“Inibizione, sintomo e angoscia”, cap. 8 – 1926)

  4. Nereo permalink

    due ricercatori italiani, dei quali una donna, ci spiegano chiaramente come può rinascere il nazismo …. annullare la nascita ….. non stanno proprio bene! ancora grazie a Paolo per la sua limpida esposizione

  5. biancamaria permalink

    sono stata pochi giorni fa a Krakovia , quindi ad Auschwitz . L’ orrore è inenarrabile , ma la folle perversione di certa mente umana pare mai sopita . Memento…

  6. Angela permalink

    Concordo pienamente con Tiziana, e la frase riportata da Izzo su Freud dimostra chiaramente che forzare troppo crea strappi. E non solo per l’anno, ma proprio per l’espressione utilizzata che non ha niente a che vedere con le perentorie affermaioni dei due
    Quanto alla notizia è stata abbastanza riportata (Corriere della Sera ma anche il sito Uaar) , solo mi chiedo se tutte le notizie hanno diritto alla rilevanza. Quante rotture ci saremmo risparmiate se non avessimo trattato la Chiesa cattolica come la nostra contriparte.

  7. Tra la vita uterina e la primissima infanzia vi è molta più continuità di quel che non ci lasci credere la impressionante cesura della nascità

    Sono d’accordo con questa idea di Freud. Penso sia vero, molti nostri ricordi sono della vita pre natale. Non vedo dove Freud sostiene che il neonato non conta nulla. Tanto è condivisibile il pensiero di Freud che infatti non si abortisce dopo i tre mesi se non per motivi eccezionali.

  8. Care Tiziana e Angela, sono contento che vi troviate d’accordo… nel mio blog. Io invece sono in disaccordo con entrambe. Mentre sono in totale accordo con la teoria di Fagioli, che vi invito ad approfondire. In merito ai vostri commenti, qui preciso soltanto che la parentesi su Freud – come si dovrebbe evincere dal testo – si riferisce soltanto al fatto della “continuità” tra feto e neonato. Che secondo me richiama – in parte – (o lo legittima?) il discorso dei due biotecisti (cattolici) cui mi riferisco nel resto del testo.

  9. tiziana permalink

    Caro Izzo,
    anche io sono contenta che Angela che non conosco pensa come me. Io obiettavo sul fatto che per essere in sintonia con l’idea che un neonato, così come un feto maturo che non deve essere abortito, ha diritto di vivere, basta il buon senso. Mi sembra che per sposare le teorie di Fagioli che non contesto affossare Freud sia leggermente presuntuso.
    .

  10. Giovanni permalink

    Cari tutti,

    io invece mi trovo d’accordo con Fagioli e quindi con Paolo.
    E trovo che non sia affatto pleonastico sottolineare la cesura della nascita a scapito della continuità: proprio per tutto quanto attiene alla psiche. Che si forma appunto alla nascita, per re-azione dello stesso essere umano sgorgante. Perchè se così non fosse si dovrebbe trovare un’altra cesura nei nove mesi intrauterini, cesura che non risulta esserci: alla 24esima settimana di gestazione (circa) avviene che da un’impossibilità di vita si passa alla possibilità di vita umana, che è tale, però, solo quando essa avviene (quando, appunto; naturalmente: al nono mese).
    Se non ci fosse la cesura, che permette la nascita dell’essere umano – essere psichico – allora occorre essere “razionali”: o la cesura è prima di tutto, l’essere diviene “umano” per infusione iniziale (ditemi voi quando e come) e più che umano è “divino” e anche indossare il preservativo rischia di essere atto genocida, oppure avviene dopo la nascita (ditemi voi quando e perché) e allora ha ragione Freud, con i due geni emigrati nostrani, e i neonati non rientrano “naturalmente” nel consesso umano.
    Noto che in entrambe le razionalità tra aborto e infanticido non c’è differenza.
    Sento profondamente mia la “coerenza” della teoria del dottor Fagioli e di gran lunga la preferisco alle “sapienze” suddette, pur sapendo di correre il rischio di essere tacciato di presunzione dalla dotta Tiziana.

  11. tiziana permalink

    Quello che mi piacerebeb sapere da voi è su cosa siete contrari. Cioè, se per caso uno arriva da solo alal conclusione che non si soffocano i neonati nelal culla sbaglia perchè non ha letto il manuale?
    Constato una certa ribelllione al pensiero di buon senso e libero, ne prendo atto ed eviterò di esprimermi per il futuro non aveno lo stesso senso del sacro che avete voi per nulla essendo libera e autonoma

    • Giovanni permalink

      Forse,Tiziana, mi domandi qualcosa e cerco di risponderti, per quanto riguarda il mio pensiero.
      Trovo sgradevole essere chiamato presuntuoso, solo perché “affosso” freud (lo fece da solo, non sono certo stato io a farlo).
      Trovo che obiettare, sposando le tesi della “continuità” di freud, e poi, nel successivo commento, non affrontare il merito e la precisione del commento, per attestarsi con “(finta?) ingenuita” sul concetto di buonsenso, manifesti una certa intenzionalità verso la sterilità aprioristica del tuo intervenire.
      Trovo che affermare come fai: “… non aven(d)o lo stesso senso del sacro…” cerchi di essere un (gratuito?) tentativo di provocazione, ma unito al precedente: “Sono d’accordo con questa idea di Freud. Penso sia vero, molti nostri ricordi sono della vita pre natale…” raggiunga un notevole livello di surrealtà.
      Sarei invece davvero favorevole agli scambi internettiani su argomenti così importanti: l’importante però è rispondere (con grammatica e ortografia decente) ai contenuti espressi (scritti) dall’altro e non seguire (mai abbastanza propri) preconcetti: questi sì che finiscono per rivelarsi come sacri, poco liberi e poco autonomi. 😉

  12. questi sò criminali e nazisti…anzi
    questa è apologia nazista…ma nn è reato???

  13. tiziana permalink

    Giovanni
    rispondo per l’ultima volta e poi mai più su questo blog per evitare insulti gratuiti. Fagioli saràgrandissimo,leggere un libro è sempre meglio che no, ma la questione era risibile. Per il resto, l’educazione èalla base di ogni scambio.Non rispondermi perchè non aprirò più questo blog. Grazie

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