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Uomini senza donne

27 aprile 2012

Partire almeno dall’età scolare, quando la famiglia non è sufficiente. Insegnare ai bambini il rispetto per le bambine. Insegnare loro l’amore per le donne. Spiegare loro che la filosofia e la religione hanno sbagliato, volutamente, criminalmente, perché hanno sempre detto che la donna è un essere inferiore. Questo bisognerebbe ripetere ai bambini maschi, come un mantra: le donne sono la vita stessa degli uomini, sono la poesia, sono la bellezza e l’intelligenza, sono la conoscenza e la creatività. Questo bisognerebbe “curare” nella mente umana maschile, infantile e adulta. Si deve amarle, sempre, le donne. Lavorare, ogni giorno, perché realizzino la loro identità. Anche quando ci rendono folli, anche quando ci rendono la vita apparentemente più complicata: favorire in ogni modo che siano loro stesse, che siano libere. Che siano donne. Perché soltanto così possiamo essere uomini. Perché senza donne, non esisteremmo nemmeno, non avremmo niente da dire, non avremmo niente da fare. Se continuano a uccidere le donne, gli uomini resteranno soli. E scompariranno dalla faccia della Terra. Come un brutto ricordo.

8 commenti
  1. loredana seno permalink

    Grazie, splendido

  2. Cristina permalink

    L’orrore nasce quando ti accorgi che accanto a te c’è un uomo che trasforma il suo “amore” in competizione,e che ti fa diventare l’oggetto delle sue nevrosi. Solo la completa consapevolezza del proprio valore e dell’amore verso se stessi conduce al rispetto e alla completa accettazione dell’altro ….
    .”L’amore per te stesso cresce nell’ammirazione dell’altro”!

  3. La lettera è firmata con il mio “nom de plume” Matteo Wells, che è anche il protagonista del mio romanzo “Il dentro del suono”…

    Espresso.it, 27.04.12
    (versione integrale, firmata Matteo Wells):
    http://altre-lettere.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/04/27/uomini-senza-donne/

    Cronache Laiche, 28.04.12
    (versione integrale):
    http://www.cronachelaiche.it/2012/04/uomini-senza-donne/

    La Repubblica, 28.04.12
    (versione ridotta e modificata, firmata Matteo Wells):

    Il Secolo XIX, 28.04.12
    “Insegniamo ai bambini a rispettare le donne”
    (versione integrale con la risposta di Giuliano Galletta, firmata Matteo Wells):

  4. Pina Marini permalink

    Partire almeno dall’ asilo, dato che la famiglia rischia di non esistere più, se è solo la madre ad educare i figli.
    Insegnare alle bambine femmine(soprattutto le occidentali) il rispetto dei bambini maschi. Insegnare loro l’ amore per gli uomini.
    Spiegare loro che i mass media, e tutti quelli che si conformano a essi, hanno sempre sbagliato e sbagliano sempre quando dicono che la donna è un essere superiore.
    Questo bisognerebbe ripetere alle bambine femmine che gli uomini sono la fase preliminare alla formazione della vita, e di continuazione stabile ed equilibrata della vita dopo la nascita, sono l’ ingegno, l’ arte più sublime, l’ armonia di tutto ciò che è imperfetto, sono la scienza e la tecnologia.
    Si deve sempre amarli gli uomini, perchè se non si sentono amati e rispettati, non rispetteranno e non ameranno.
    Lavorare ogni giorno, perchè realizzino la loro identità sempre compromessa dalla misandria del femminismo più becero, anche quando ci rovinano apparentemente la vita, perchè solo se sono liberamente uomini ameranno liberamente le donne.
    Perchè è vero che gli uomini non esisterebbero senza le donne, ma non esisterebbero neanche le donne stesse, perchè non avrebbero più niente da dire e da fare, non sarebbero più motivate e farsi belle, perchè nessuno le desidererebbe più, le corteggerebbe e le cercherebbe, e diventerebbero come piante senza linfa
    Senza l’ amore e la considerazione dei figli maschi, non sarebbero niente
    Gli uomini sono il sole, e le donne la luna, gli uomini sono l’ aria e il fuoco e le donne l’ acqua e la terra.
    Che il mantra del rispetto reciproco vada inculcato sia alle bambine femmine, sia ai bambini maschi.

  5. Nereo permalink

    bello! prendiamolo come impegno per un futuro migliore

  6. robertorizzardi permalink

    Forse quelli della mia età (61 anni) hanno bisogno di un innalzamento sull’altare della donna, per controbilanciare il concetto, in loro profondamente inculcato da una ideologia misogina e patriarcale, di donna quale essere naturalmente inferiore.
    Quando ero un bambino tutta una società, una cultura, le donne stesse mi hanno cresciuto, ci hanno cresciuti, nella convinzione, rivelata e non negoziabile, di un’inferiorità biologica e caratteriale della femmina in quanto tale.
    Forse quelli “cresciuti storti”, come me, hanno bisogno di dipingere la donna quale scrigno di bellezza e qualità, per controbilanciare il disprezzo che sono stati addestrati a provare, ma così facendo non si fa altro che combattere il fuoco col fuoco, lasciando solo cenere.
    Io vorrei che i bambini e le bambine venissero cresciuti con la tranquilla convinzione che se vi sono differenze, queste sono nel carattere delle persone, e non nel genere, e che se anche vi sono differenze di genere, oltre quelle fisiche, queste sono naturali, particolarità da prendere alla stregua di qualsiasi altra caratteristica.
    I guai più grossi sono sempre derivati dall’attribuzione di specifiche caratteristiche, positive o negative, a categorie di persone ben definite. E’ così che è nato il razzismo, non meno del sessismo.

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